ZANNA BIANCA

UN RACCONTO DI FORMAZIONE DI STRAORDINARIA POTENZA DRAMMATURGICA E UN'IMPORTANTE LEZIONE DI VITA PER I PIÙ GIOVANI.
ZANNA BIANCA

Un cucciolo di lupo si addentra nelle foreste dello Yukon accanto alla sua mamma con la percezione che tutto intorno a lui sia in parti uguali meraviglia e pericolo. Appena un po’ cresciuto, il cucciolo si imbatte in un capo indiano, Castoro Grigio, che riconosce nella lupa madre il cane da slitta che l’aveva valorosamente aiutato in passato e adotta lei e suo figlio, dando al piccolo il nome di Zanna Bianca. Da quel momento il lupacchiotto (con un quarto di sangue di cane) verrà a conoscenza del mondo degli uomini, tanto amabile, nelle persone di Castoro Grigio e la sua tribù, quanto detestabile, nella persona di Smith, un delinquente che insegnerà a Zanna Bianca la sottomissione del bastone nel tentativo di trasformarlo in un cane da combattimento.

Questo Zanna Bianca è la prima versione animata del capolavoro di Jack London dopo ben otto live action, sei dei quali a firma italiana.

Diretto da Alexandre Espigares, regista spagnolo cresciuto in Lussemburgo e già premio Oscar per il corto animato Mr. HublotZanna Bianca è di produzione prevalentemente francese (la Superprod di Clément Calvet e Jérémie Fajner) e annovera nel team di scrittura anche il regista e sceneggiatore Philippe Lioret.

Nella versione italiana la voce narrante, presente all’inizio e alla fine, è di Toni Servillo, che legge con consumata abilità teatrale il testo originale di Jack London facendocene apprezzare tutta la raffinatezza letteraria. Sono proprio le parole e la struttura narrativa ideate da London e la regia muscolare di Espigares, che non risparmia le scene esplicite di combattimento contenute già nel romanzo, i punti di forza di questo Zanna Bianca, riflessione intramontabile sulla natura animale ma anche umana, e sulla nobiltà, ma anche la crudeltà, della fauna, in tutte le sue declinazioni.

Il film non è per i più piccoli, che potrebbero spaventarsi davanti alla (contenuta) violenza della natura e dell’uomo, ma piacerà molto ai più grandicelli, che respireranno un senso autentico di avventura e il brivido del rischio reale affrontato con coraggio. Allo stesso modo la narrazione di Servillo potrebbe risultare troppo difficile per i piccolissimi, ma sarà di grande stimolo per bambini dagli 8 anni in su, ricordando loro (e forse facendo loro scoprire per la prima volta) la forza espressiva della grande letteratura.

Meno riuscita l’animazione, che tradisce una presenza eccessiva della grafica computerizzata, forse dovuta ad un budget contenuto, a sfavore del tratto artistico generato dalla mano e la pazienza artigianale dell’uomo. Molta cura è data invece alle musiche di Bruno Coulais, eseguite dall’Orchestra filarmonica del Lussemburgo.

Zanna Bianca resta un racconto di formazione di straordinaria potenza drammaturgica e un’importante lezione di vita per i più giovani, perché insegna loro a seguire il richiamo della foresta senza dimenticare la (potenziale) bellezza di fare parte della società civile.

ZANNA BIANCA
PROGRAMMAZIONE
TERMINATA