VENEZIA. INFINITA AVANGUARDIA

UN RACCONTO DI VENEZIA A 1600 ANNI DALLA SUA FONDAZIONE.
VENEZIA. INFINITA AVANGUARDIA

1600 anni dopo la sua leggendaria fondazione, il film documentario prende avvio dall’immenso patrimonio veneziano per raccontare la città. I percorsi nei palazzi che ospitano capolavori e oggetti storici danno vita a connessioni artistiche e culturali, ma anche a semplici nessi visivi che, viaggiando tra le epoche, vanno a comporre il ritratto di una citta futuribile. Come ne “Il Mondo Novo” di Giandomenico Tiepolo a Ca’ Rezzonico, la societa veneziana del ‘700, accorsa ad ammirare quella sorta di “lanterna magica” che era il cosmorama, si spinge e si accalca a stupirsi e a nutrirsi delle meraviglie del mondo che verra. Nel film documentario, e Carlo Cecchi, a consegnarci la memoria della citta: un maestro del teatro italiano che ha studiato, conosciuto e lavorato con i grandi intellettuali, registi, letterati e attori della cultura del ‘900. Oltre a lui, vediamo muoversi per i luoghi di Venezia una giovane pianista polacca di grande talento, Hania Rani: cerca ispirazione e suggestioni per la sua musica per comporre la colonna sonora del film. Hania si muove tra musei, calli, palazzi e meraviglie veneziane; ci guida con i pensieri, ma soprattutto con le note musicali. A tenere il filo tra questi due diversi sguardi su Venezia e soprattutto tra due diverse generazioni c’e la voce narrante di Lella Costa, a sottolineare che Venezia e donna. Un racconto che conduce lo spettatore affinché possa orientarsi tra le epoche e incrociare storie e relazioni tra passato, presente e futuro.

VENEZIA. INFINITA AVANGUARDIA
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