TROLLS WORLD TOUR

UN ROAD MOVIE ALLA SCOPERTA DELLA FORMULA CHE LEGA ARMONIA E LIBERTÀ.
TROLLS WORLD TOUR

Non c’è pace tra i brillantini. Ancora una volta, il mondo di glitter e arcobaleni, canti, balli e abbracci di Poppy e dei suoi amici è sconvolto da una minaccia esterna. Re Peppy, suo padre, temeva che sarebbe successo, ma aveva tenuto il segreto. L’ora, però, è giunta per rivelare ai Pop Trolls che non sono soli nell’universo: altri cinque popoli di Trolls vivono isolati gli uni dagli altri, dediti a cinque generi musicali diversi: classica, techno, country, funk e rock. Ma Barb, la pestifera regina dell’hard Rock, vuole distruggere i diversi da lei, rubare le sei corde magiche e imporre al mondo un unico sound. Riusciranno Poppy e Branch a sventare il suo piano liberticida?

Nella prevedibilità della risposta a questa domanda sta l’unico limite di Trolls World Tour, secondo capitolo cinematografico della fortunata serie animata Dreamworks.

A differenza del primo ispirato lungometraggio, qui non c’è tempo né ragione di dilungarsi nell’introduzione del mondo di riferimento e dei suoi curiosi abitanti, pertanto veniamo gettati immediatamente nel vortice dell’avventura, cavalcati al ritmo spedito della trama, e sta al nostro occhio e al nostro orecchio rubare al volo le piccole perle che il film dissemina qua e là.

Il tour mondiale di Barb e del suo ego disperatamente bisognoso d’attenzione è l’occasione, per Walt Dhorn e la sua squadra, di sbizzarrirsi con la colonna sonora e le citazioni visive: sulle note di Cindy Lauper e degli Scorpions, Francesca Michelin e Elodie (nella versione italiana) si sfidano così a colpi di vocalizzi, mentre al tradizionale debito narrativo verso l’universo dei Puffi si aggiungono strizzatine d’occhio al musical, al cinema di genere e agli universi paralleli, Marvel su tutti.

In tempi di haters e di sfide via social per imporre il proprio gusto e deridere quello altrui, in ogni ambito del reale e dell’immaginario, questa parabola ultracolorata e ultrasonorizzata sulla ricchezza che viene dalla diversità e sul pericolo di ascoltare un’unica voce, pur nella sua prevedibilità, racconta del nostro presente più di quanto sembri, compresa la pratica del revisionismo storico ad opera dei vincenti, che mondano dai testi i loro peccati passati.

TROLLS WORLD TOUR
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TERMINATA