SUCCEDE ANCHE NELLE MIGLIORI FAMIGLIE

Davide Di Rienzo è la persona meno realizzata di una famiglia all'apparenza perfetta.
SUCCEDE ANCHE NELLE MIGLIORI FAMIGLIE

Davide Di Rienzo è la pecora nera della sua famiglia. Laureato in medicina come suo padre, che però è un luminare, fa il volontario alla Caritas. La notizia dell’improvvisa morte del genitore lo fa riunire con il fratello e la sorella per occuparsi della madre che però sembra aver già trovato un rimpiazzo amoroso dando così vita alla tipica commedia degli equivoci.

Alessandro Siani, con gli inediti sparring partner Cristiana Capotondi e Dino Abbrescia, costruisce una tipica commedia con il morto tutta giocata sull’unità di tempo e di luogo.

Alessandro Siani, a dieci anni dal suo più grande successo di pubblico non più eguagliato, il suo esordio alla regia Il principe abusivo, è tornato a collaborare, al soggetto e alla sceneggiatura, con Fabio Bonifacci specializzato nelle commedie corali in cui è fondamentale tenere insieme, in maniera armonica, i vari personaggi.

Su questo versante però Succede anche nelle migliori famiglie mostra delle debolezze nella costruzione del carattere preponderante del personaggio creato da e per Siani che si affida, molto più che nei suoi precedenti film – uno ogni due anni, ricordiamoli: Si accettano miracoli (2015), Mister Felicità (2017), Il giorno più bello del mondo (2019), Chi ha incastrato Babbo Natale? (2021), Tramite amicizia (2023) -, a una comicità al limite dello slapstick che può portare a dei sorrisi ma a denti strettissimi.

Un espediente che concentra sulla sua persona, come con un occhio di bue sempre puntato, tutta la comicità più fisica della commedia mettendo così in secondo piano le capacità espressive attoriali dei coprotagonisti, in special modo quelli di Cristiana Capotondi e di Dino Abbrescia che, forse non proprio a loro agio, non risultano essere ben amalgamati.

L’aspetto però più interessante di Succede anche nelle migliori famiglie è la costruzione di una commedia con un’inedita ricerca di un’unità di tempo e di luogo. Se la morte del padre è un escamotage narrativo tipico che condivide, per esempio, con un’altra commedia delle festività, 50 km all’ora, qui il viaggio dei protagonisti, da un funerale a un nuovo matrimonio della madre, avviene quasi senza spostarsi e quasi nello stesso momento.

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