SONIC – IL FILM

SONIC È VELOCE, SIMPATICO, E IL FILM È COSTRUITO BENE.
SONIC – IL FILM

Sonic è un riccio blu elettrico che corre ad una velocità superiore a quella del suono. Il suo potere è ricercato e invidiato ed è proprio per sfuggire ai cacciatori che lo inseguono che viene spedito tramite un anello magico sul pianeta Terra, con un sacchettino di anelli di riserva per fuggire in altri mondi, nel momento del bisogno. Ma Sonic si affeziona al nostro pianeta, e ancora di più quando diventa amico di Tom, un poliziotto dell’immaginaria Green Hills, nel Montana, che sogna un futuro da eroe della strada a San Francisco.

La strana coppia formata da Tom, un duro dal cuore tenerissimo, e dal piccolo alieno peloso, che teme di essere condannato alla solitudine perenne, è il passepartout per l’universo family-oriented del film e riporta alla mente decine di esempi: su tutti Hop col quale condivide il nome di James Marsden, nei panni di un personaggio uguale e contrario, e quello di Tim Hill, là regista e qui produttore.

Popolarissima icona dei videogiochi anni ’90, seconda soltanto al Mario della Nintendo cui voleva essere una risposta, la mascotte della Sega, che all’epoca portava con sé la rivoluzione di una nuova velocità d’azione, ha ormai alle spalle anche una lunga carriera da attore al cinema e nelle serie tv, ed era dunque pronto per una doppia sfida: compiere un’operazione nostalgia, ricordando agli spettatori dell’età di Tom i giochi con cui sono cresciuti, e allo stesso tempo rilanciare se stesso e una probabile serie di film con questo primo capitolo a tecnica mista, ideale per impostare le regole dell’impresa e testare il terreno.

Con Sonic si ride del collega stupido di Tom, della sorella bisbetica di sua moglie, dello spirito curioso e ragazzino del riccio stesso, e c’è ampio spazio per l’azione, nella sfida con l’egomaniaco dottor Robotnik (Eggman), che Jim Carrey interpreta in una versione dark e frustratissima, che ricorda i super villain dei cartoni animati di qualche decennio fa, nei quali intelligenza e ridicolaggine s’incontravano e fondevano nel punto più alto.

Se Sonic ha un problema è nel suo ottemperare con un’esecuzione impeccabile ad un copione irrimediabilmente prevedibile in ogni tappa. Come la partita di baseball, che il velocissimo Sonic gioca da solo, arrivando in tempo per tutti i recuperi e a tutte le basi, il film sembra scavato lungo un tragitto scolastico e previsto, che la mascotte percorre con tale facilità che la soddisfazione dello spettatore non può che risentirne, almeno in parte.

Al termine della visione, nessuno negherà a Fowler e alla sua squadra “il cinque” di cui va esplicitamente in cerca, ma un pizzico di originalità e di emozione in più avrebbero fatto la differenza.

SONIC – IL FILM
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