RALPH SPACCA INTERNET

UNA CORSA SFRENATA ATTRAVERSO LA NOSTRA EPOCA, TRA DIVERTIMENTO E RIFLESSIONE.
RALPH SPACCA INTERNET

Nella sala di giochi di Litwak le cose vanno molto meglio da quando Ralph ha la sua amica Vanellope e Vanellope ha il suo eroe Ralph. A volte, se mai, alla ragazzina va un po’ stretto il suo gioco: sempre le stesse piste, poco spazio per l’imprevisto. Ma ecco che una grande avventura bussa allora alle loro porte, quando un guasto al volante di Sugar Rush, e l’impossibilità di reperire il pezzo di ricambio, minaccia di mandare in pensione il gioco di Vanellope, lasciando senza casa e senza lavoro lei e tutti gli altri corridori. Non resta che tentare di acquistare il volante su Ebay, avventurandosi in quell’ignoto universo chiamato Internet.

Facendosi strada tra l’assalto dei banner pop up, tra promesse di casalinghe vivaci, di riduzione del grasso addominale e gattini gattini gattini, il gigante e la bambina non vanno soltanto verso il loro obiettivo materiale, ma soprattutto verso una messa alla prova del loro legame, che vedrà Ralph vacillare per paura e poi peccare per amore, sulla strada per arrivare a comprendere che l’amicizia non è possesso ma rispetto della libertà dell’altro.

Nel suo aspetto strutturale, questo secondo film ricalca gli step del primo, pur non potendo riprodurne del tutto l’intensità sentimentale, perché il primo incontro tra i protagonisti resta unico e irripetibile. Al suo interno, però, gli episodi scoppiettanti sono numerosi e intelligenti; tappe di un viaggio sentimentale che ci porta attraverso la nostra epoca giudicandola con ironia ma senza bacchetta, come ad un’altra ambientazione, un altro scenario di gioco, al cui non interno non smettiamo (o non dovremmo smettere) di essere umani.

Il film scherza così sulla psicosi dei “like”, sulla cattiveria degli haters, sull’odierno mescolare in quantità la sofferenza umana con le sfide di ingestione del peperoncino, le capre che urlano e i tutorial di trucco, senza smettere di produrre incessanti e desolanti battute sulle api. Ma la tappa più bella è senza dubbio quella nel salotto di casa (Disney), tra le principesse che hanno fatto la storia e l’evoluzione del genere (e che qui fanno un istantaneo, ulteriore balzo in avanti).

Tra citazioni e camei che scaldano il cuore (ci sono, tra gli altri, Groot e Stan Lee), si consuma il coming of age della coprotagonista femminile, cui Ralph si oppone inizialmente con tutto il suo appiccicoso e distruttivo bisogno di affetto.

Ormai la distanza tra le produzioni della branca tradizionale della Disney e quelle dell’ala Pixar, più innovatrice, si è ridotta di moltissimo, e Ralph Spaccatutto e Vanellope von Schweetz possono sedere tranquilli tra i personaggi più riusciti, al fianco di Sulley e Mike Wazowski

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