DIVA!

CINEFILIA E RE-ENACTING: UN APPROCCIO ANTICONVENZIONALE ALLA BIOGRAFIA DI VALENTINA CORTESE.
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CASTIGLIONE CINEMA – RdC INCONTRA

IN SALA IL REGISTA FRANCESCO PATIERNO

Nata il 1° gennaio 1923 a Milano, Valentina Cortese è una delle pochissime star nostrane ad essere approdata a Hollywood e ad aver conosciuto splendori e stravaganze dello studio system. Lo ha fatto con successo, alla fine degli anni Quaranta, in fuga da una realtà che le stava troppo stretta, sposando nel ’51 l’attore Richard Baseheart, per poi tornare in Italia e, grazie al sodalizio con Giorgio Strehler, diventare anche un’icona del teatro (ambito «dove tutto è possibile»).Diva! di Francesco Patierno (Pater familias, Il mattino ha l’oro in bocca, La gente che sta bene) è un documentario dall’approccio anticonvenzionale, non celebrativo ma intimo, dall’andamento non cronologico, che tiene miracolosamente insieme cinefilia e re-enacting, ricreazione drammatica.

Attinge cioè a piene mani dagli archivi di celluloide e a questi accosta otto attrici che interpretano alcuni passi tratti da Quanti sono i domani passati, l’autobiografia della Cortese (curata da Enrico Rotelli) edita da Mondadori nel 2012.

Mentre Michele Riondino fa rivivere una strepitosa lettera d’amore di Strehler, Isabella Ferrari, Anna Foglietta, Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Greta Scarano, Silvia d’Amico e Carlotta Natoli si alternano, in abiti e trucco da sera, nel rimettere in scena i ricordi intimi di una figlia non riconosciuta, abbandonata dalla madre e cresciuta da una coppia di contadini delle campagne lombarde; le memorie di una donna in difficile equilibrio tra l’immagine pubblica di “diva evanescente” e un privato ricco di incontri e amori si mescolano quindi agli aneddoti della frequentatrice del jet set e dei numerosi set e palchi calcati, in un montaggio avvolgente, denso, impreziosito di immagini d’epoca e accompagnato da una colonna sonora contemporanea che azzera ogni trionfalismo o effetto nostalgico.

Sfilano le sequenze di film più e meno noti – tra cui il primo ruolo importante in La cena delle beffe di Alessandro BlasettiLe amiche di Michelangelo AntonioniGiulietta degli spiriti di Federico FelliniLe avventure del Barone di Munchausen di Terry Gilliam e ovviamente Effetto notte, il film con cui François Truffaut ottenne l’Oscar nel 1974, emblematica intersezione di finzione e realtà. 

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PROGRAMMAZIONE
TERMINATA