ROCCACINEMA 2025
PROTAGONISTI IN ARENA
presso l’ Arena della Rocca Medievale
GIOVEDÌ 24 LUGLIO ore 21.00
Ospiti in arena per presentare il loro nuovo film ARSA
i registi MASBEDO (NICCOLO’ MASSAZZA e IACOPO BEDOGNO).
Intervista a cura di ANDREA FIORAVANTI
Il film
ARSA – Regia di Masbedo. Un film con Gala Martinucci, Jacopo Olmo Antinori, Tommaso Ragno, Lino Musella, Giovanni Cannata. Cast completo Genere Drammatico, –Italia, 2024, durata 96 minuti.
Poco più che adolescente, Arsa vive in totale solitudine sull’isola di Stromboli. Orfana del padre artista per vocazione ma artigiano per necessità, ha fatto della propria giovane esistenza un inno alla sostenibilità e all’essenzialità assolute: nella sua capanna isolata vive di pesca, raccoglie gli scarti spiaggiati provenienti dall’incuranza dei turisti che osserva da lontano con un binocolo, e li trasforma in oggetti originali, in “mostri buoni” dotati di una nuova identità come risultato della sua incredibile immaginazione. L’incontro con Andrea, turista sull’isola con due amici, le offre l’opportunità di esplorare la possibilità di un nuovo sentimento, ma soprattutto di confrontarsi con un modo diverso, e assai distante dal suo.
Il mare dona, Arsa raccoglie, conserva e trasforma. Oltre il mito del buon selvaggio, uno sguardo contemporaneo sull’essenzialità, sulla bellezza e sul rispetto dell’equilibrio umano-natura.
“Io sono questo” dichiara Arsa (la debuttante Gala Zohar Martinucci), un’affermazione identitaria che è anche una modalità di difesa da chi sembra voler intaccare la sacralità della sua scelta esistenziale. Le sue parole sono rarefatte ma incisive: sono il frutto dell’autosufficienza radicale in un isolamento estremo, così come dell’esercizio a osservare, immaginare e (ri)creare tanto come eredità paterna quanto come pratica artistica – e cinematografica – almeno secondo il duo di artisti Masbedo che con Arsa firmano la regia del loro secondo lungometraggio di finzione. Co-sceneggiata con Giorgio Vasta su un soggetto dei tre insieme alla produttrice Beatrice Bulgari, si tratta di un’opera fiabesco-naturalistico-sensoriale che adatta alla contemporaneità il mito del “buon selvaggio” virato al femminile e calato nella “personalità paesaggistica” di una Stromboli resa personaggio sovratterreno e subacqueo a tutti gli effetti.
Un racconto sul senso del limite, della trasformazione e della resilienza come gesto di costante rinascita nell’isolamento di una terra magnifica e feroce. Ma anche un’istantanea sull’incontro fra due visioni di mondo distanti e inconciliabili, laddove l’amore per il mare e l’elaborazione della perdita suggeriscono un unico intimo e inconsapevole accesso alla reciproca comprensione.
Un lavoro denso ed eloquente nei suoi lunghi silenzi che lasciano spazio all’imponente sound design (di Marco Saitta) degno accompagnamento dell’altrettanto potente cura fotografica siglata dal talento di Gherardo Gossi. Un film etico che fa estasi dell’estetica e poesia dello sguardo, anzi proprio del “gesto del guardare attraverso una lente e senza essere visti”, ovvero il gesto del cinema, incarnato dal frequente utilizzo del binocolo da parte di Arsa per avvicinare e scrutare, mettendoli a fuoco, i visitatori della sua isola.
I registi
Nicolò Massazza (1973) e Iacopo Bedogni (1970), in arte MASBEDO, vivono a Milano e lavorano insieme dal 1999.
I due artisti realizzano opere di video arte e installazioni. Si esprimono attraverso il linguaggio del video in forme diverse, come performance, teatro, installazioni, fotografia e recentemente cinema. In Italia sono riconosciuti tra i più importanti video artisti e innovatori nel campo dell’arte contemporanea. Grazie alla loro caratteristica unica di riunire le diverse arti, la molteplicità dei linguaggi diventa un unico coro.
La loro ricerca artistica si è concentrata sul tema dell’incomunicabilità, mettendo in evidenza il paradosso della nostra società della comunicazione. Questo li ha portati a produrre pezzi molto intimi accanto a un lavoro con un tatto più antropologico, sociale e politico. Essi si sforzano di coinvolgere il loro pubblico, utilizzando l’immagine in movimento come un’installazione immersiva. MASBEDO hanno lavorato anche con video-performance che coinvolgono il loro pubblico all’interno dello spazio creativo con gesti evocati dal video stesso. Il lavoro è una sintesi di teatro, performance, architettura, e video.
Le opere d’arte di Masbedo sono state acquisite da importanti fondazioni private e molte istituzioni pubbliche: MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Fondazione Merz, Torino; GAM Galleria d’Arte Moderna di Torino, Torino; Museo d’Arte di Tel Aviv; Museo DA2, Salamanca; CAAM Centro Atlantico de Arte Moderno, Las Palmas; Museo MACRO di Arte Contemporanea, Roma; Junta de Andalucia, Spagna; CAIRN Centre d’art contemporain, Digne.