After

DAL LIBRO AL FILM: UN PRODOTTO DELLA GENERAZIONE WATTPAD
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Prima di toccare la considerevole cifra di tre miliardi di lettori, Anna Todd – l’autrice di “After” – si divideva tra la cucina di una catena di waffle e il bancone di un negozio d’estetica in provincia. Sposata prima dei vent’anni con un militare texano di stanza in Afghanistan, una famiglia disastrata alle spalle – madre tossicodipendente, padre assassinato – tutto avrebbe pensato tranne una cosa: che quel suo libro, immaginato come tributo tardo adolescenziale alla band del cuore (gli “One Direction”) e pubblicato online a singhiozzo, l’avrebbe fatta diventare ricca. Tutto merito del suo talento, certo, ma anche di Wattpad, la piattaforma che le ha permesso di farsi leggere e conoscere e che – fiutato l’affare – ha trasferito la sua storia su carta.

Depurata per ragioni di copyright da ogni riferimento alla band (“No comment” la reazione dei musicisti) e resa più speziata nel contenuto, la saga di “After” è diventata il più grande successo della “Netflix dei libri”, un colosso fondato nel 2006, con 70 milioni di scrittori registrati e più di 500 milioni di storie generate dagli utenti.

E lo scorso gennaio Wattpad ha annunciato di volersi espandere anche all’editoria su carta, individuando la propria originalità nello strumento principe dell’era dei big data: un algoritmo in grado di determinare, sulla base dei dati raccolti dalla piattaforma (voti degli utenti, letture, gradimento, condivisioni) le storie più attese e con maggiori potenzialità commerciali. L’obiettivo? “Rivoluzionare un’editoria in mano a poche persone che condizionano con le loro scelte il mercato globale”. Potere al popolo dei lettori, insomma. Sperando che lo usino bene.

Anche in Italia, da qualche anno, Wattpad fa gola alle case editrici nazionali: dal 2015 Mondadori, dal 2016 Sperling & Kupfer e Rizzoli, in tanti sperano di “pescare” tra i profili della piattaforma la prossima Anna Todd su cui lucrare. Ma negli Stati Uniti il passaggio da piattaforma a libro, e da libro a film, non è una novità. Se Anna Todd è la punta di diamante del fenomeno, altri sono i nomi dei fortunati pionieri transitati prima di lei dal mondo digitale a quello delle immagini. È diventato un libro “vero” e poi un film per Netflix “The Kissing Booth” di Beth Reekles, storia di un’amicizia messa in crisi dall’arrivo di un nuovo amore, mentre Hulu ha distribuito Light as a Feather, serie teen-soprannaturale basata sul Wattpad “Light as a Feather, Stiff as a Board” di Zoe Arsenal, letto da quattro milioni di utenti. Pochino rispetto ai 92 milioni che hanno cliccato su Death Is My BFF, commedia romantica dark (con la morte come protagonista) già opzionata per una serie da Sony Pictures. E ancora “Cupid’s Match”, trasformato in un pilot dal canale CW, con l’obiettivo di convertire in serie la storia di uno studente liceale alle prese con un Cupido fin troppo reale.

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